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Opportunità di lavoro dalla rete

Opportunità di lavoro dalla rete

creatività e possibilità di essere retribuiti possono andare di pari passo sul web?

Creatività, capacità imprenditoriale e numerose occasioni di visibilità che possono tradursi in un lavoro. Può sembrare un paradosso ma oggi è più facile tentare la notorietà, anche di nicchia, attraverso la rete che inviando un semplice curriculum. Ultimamente le ricerche di creativi, i cosiddetti maker, sono in crescita sul web. E pare che il caro vecchio curriculum vitae et studiorum non sia più indispensabile, o meglio, non è più l’unico riferimento nella scelta di un candidato.  È altrettanto vero che qui non si parla di lavoro, nel senso classico del termine, ma di collaborazioni, contest, prestazioni di servizi più o meno occasionali. Ma la cosa importante è che in molti casi si torna a parlare di compensi e retribuzioni, in anni in cui non sempre questi termini vanno a braccetto con gli annunci di lavoro, collaborazione, stage o tirocinio.

Veniamo ad alcuni esempi che stanno girando in rete in questi giorni. Grande rumore ha fatto la proposta di Repubblica che strizza l’occhio al citizen journalism sia tra i videomaker interessati, sia tra gli scettici e i professionisti che difendono la loro professionalità contro gli “improvvisati”. Ma la “Reporter academy” è partita e le candidature fioccano sul sito del quotidiano italiano che lancia altre proposte simili come “D creative evolution”. Le principali critiche sulla “academy”riguardano la retribuzione prevista per video prodotto che non è chiarita sul bando.

Il caso di Rai5 si presenta meno citizen e si rivolge a semi-professionisti o almeno aspiranti tali. Si chiama Ubiq e il totale dei compensi in palio è di 22.500 euro. Qui la retribuzione è più chiara: per ogni video realizzato secondo i dettami, dopo essere stato selezionato tra i progetti, il compenso è di 400 euro.

Se invece volete seguire i giochi di Londra 2012 ci sono ancora opportunità e posizioni aperte. Ne aveva scritto tempo fa la nostra blogger Valeria Federighi in un post dal titolo: “Lavorare alle olimpiadi di Londra 2012: be part of it!”. Samsung ha lanciato la sua proposta su Internet: servono 100 global blogger da tutto il mondo per raccontare le olimpiadi. Per candidarsi si invia un video curriculum e i migliori saranno selezionati e potranno volare a Londra. Non è chiaro se nella seconda fase post selezione, il materiale prodotto sarà o meno retribuito ma pare certo almeno il biglietto aereo per la capitale inglese. In ogni caso la visibilità è assicurata.

Ma c’è anche chi si mette in gioco da solo o in piccoli gruppi di lavoro per realizzare reportage e fare informazione su Internet. È il caso di Eppela. Si tratta di un laboratorio creativo on line in cui poter cercare finanziamenti e sostenitori autonomamente. Si fissa un tetto minimo di valore per realizzare il proprio progetto – dall’arte al sociale passando per i reportage e i fumetti – e una data di scadenza per raccogliere i fondi necessari. E il gioco è fatto: tutto gratuito.

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