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Germania, questo non è un Paese per vecchi


“Ogni qualvolta m’accorgo che mi si va formando intorno alla bocca una piega arcigna […] allora giudico che sia giunto il momento di andare per mare il più presto possibile”. Così recita il narratore di Moby Dick e così da un po’ di tempo a questa parte mi sento io. Nel momento in cui ho realizzato che mi stava venendo un ghigno sulla faccia e che non sopportavo più la... Leggi l'articolo

Cosa mi ha dato l’Erasmus? L’hic et nunc


Son passati circa tre mesi dalla fine del mio periodo Erasmus e dal mio ritorno (più o meno traumatico) in patria. Nella patria di sempre. Con i problemi di sempre. Con i luoghi di sempre. Eviterò di raccontare di come i miei giorni si susseguano pressoché uguali l’uno all’altro, dove il perdere le chiavi di casa sia l’avvenimento più rilevante dei miei ultimi 20 giorni.  Eviterò di sottolineare come qui... Leggi l'articolo

Una connessione per mille interconnessioni


Internet accorcia le distanze e grazie ad esso possiamo raggiungere quasi  ogni angolo del pianeta terra. È vero. Entrando nel campo della comunicazione, però, essa ha senso solo nel caso in cui ci sia qualcun altro con cui interloquire. La forza della rete è questa: una connessione per migliaia di interconnessioni. Ecco, allora permetteteci un piccolo ringraziamento a nome dello staff torinese di Giovaninrete alle curatrici della rubrica La mia valigia... Leggi l'articolo

Spaghetti e mandolino: i luoghi comuni degli inglesi


Una sera ero al pub con degli amici e mi è capitato di scambiare due parole con un ragazzo. Quando, in risposta alla sua domanda, ho detto che ero italiana, ho visto spegnersi sul suo volto ogni tipo di espressione. Dopodichè, si è girato dall’altra parte e mi ha allegramente ignorata. Ferita nell’orgoglio e intollerante al trattamento ricevuto, ho deciso di non demordere e di provare ad avere un dialogo con... Leggi l'articolo

“Pensavo che l’Italia mi sarebbe mancata di più, invece…”


Sono trascorse due settimane dal mio arrivo a Warwick ma mi sembra di essere qui da una vita. È una strana sensazione, perché invece credevo che mi sarebbe mancata di più l’Italia. Ogni giorno entro sempre più in sintonia con questo posto. Tutto qui è più semplice. A cominciare dalla lingua. L’italiano richiede troppe formalità, il lei, il voi, il tu, in inglese esiste solo il tu. Facile. E credetemi, da... Leggi l'articolo
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