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Una laureata spiantata a Ginevra: il prologo

Una laureata spiantata a Ginevra: il prologo

L'interno della mia valigia con l'indispensabile vocabolario francese-italiano

Manca meno di una settimana alla mia partenza per #Ginevra e i preparativi sono alle battute finali: la valigia è quasi pronta e ogni giorno metto una spunta alle cose da fare prima del viaggio. La vecchia Peugeot 206, acquistata con i primi risparmi post-laurea proprio per condurmi nella terra degli Elvezi, mi attende sotto casa con i suoi 200 mila km già macinati.

Ma perché parto? E perché la mia destinazione sarà la #Svizzera , un paese che per molti versi non riesco ad amare e che negli ultimi tempi non si è dimostrato molto accogliente nei confronti dei #migranti ? Non sono una giovane rampante alla conquista del mondo, non sono neppure dotata di uno spirito particolarmente avventuriero, e non mi illudo che la mia laurea in Letteratura, Filologia e Linguistica Italiana mi spalanchi le porte del mercato del lavoro ginevrino.
Sostanzialmente parto per amore, perché il mio ragazzo vive e lavora là da quasi un anno, e una relazione a distanza è una dura faccenda anche ai tempi di Skype e Whatsapp. In secondo luogo – e mi scuso per la scarsa originalità – me ne vado perché, professionalmente parlando, il Bel Paese non sembra avere molto da offrirmi al momento. Dai gloriosi giorni della mia laurea – era il luglio 2012 – ad oggi ho quasi accantonato il sogno di diventare insegnante di #Lettere e mi sono cimentata in un paio di #stage nella comunicazione e nel settore amministrativo. Ora mi sento un po’ spiantata, ma so di avere energia e voglia di usare al meglio le mie carte su nuovi tavoli da gioco.

All’inizio non sarà semplice con il mio #francese più che rudimentale – a proposito, argomento del mio prossimo post saranno i corsi di lingua a Ginevra – , ma con impegno e perseveranza riuscirò a maneggiarlo sempre meglio. Per quanto riguarda la casa, invece, il problema è rimandato: per i prossimi due mesi abiterò sul lato francese del confine, nell’appartamento che il mio ragazzo condivide con un coinquilino cinese e con un’inglese. Per giugno o luglio, però, dovremo trovare un’altra sistemazione, il che comporterà una ricerca che prevedo ardua ma alla quale avrò il piacere di rendere partecipi i lettori di #Giovaninrete .

Vorrei che questo nostro spazio non fosse un semplice diario delle mie vicissitudini oltreconfine – sarebbe alquanto inutile e forse pure noioso –, ma che si trasformasse poco alla volta in una sorta di guida di sopravvivenza per chi vorrà provare a vivere nella città di Calvino (no, non Italo, lo scrittore, ma Giovanni, il riformatore bacchettone).

Per mettere in pratica i miei buoni propositi, inizio con il segnalarvi una community online di #expat che ho trovato utilissima. Si chiama #Glocals (www.glocals.com), è in lingua inglese, riunisce persone provenienti da tutto il mondo, e ne esiste una versione per ciascuna delle maggiori città svizzere, tra cui Ginevra appunto. Per sfruttarne al meglio le potenzialità bisogna creare un profilo, che verrà vagliato dagli amministratori e che diventerà attivo dopo circa 24h. I contenuti talvolta sono prodotti dalla redazione, ma più spesso dai membri stessi della community. Nella sezione “Forums” vengono discussi argomenti molto interessanti per gli expat, come le coperture sanitarie o le varie tipologie di permessi di soggiorno, mentre in “Things to do” si trovano numerosi spunti per il tempo libero. Se poi cercate qualche lavoretto per i primi tempi – se siete fortunati lo trovate persino prima di partire – o un’abitazione anche temporanea, nella sezione “Classifieds” potete leggere e pubblicare annunci.

Buona navigazione e alla prossima.

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