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Giovane aspirante giornalista ai servizi sociali

Giovane aspirante giornalista ai servizi sociali con i senzatetto

Il momento del pranzo a Torino in una mensa sociale per gli "ospiti" di Papa Francesco

La giornalista Simona Cocola ha incontrato e intervistato un giovane romano – aspirante cronista e volontario ai servizi sociali – che ha accompagnato una comitiva di Roma a Torino per l’Ostensione della Sindone

Diciannove anni, il sorriso di chi ha fiducia nel futuro e nel prossimo, e un taccuino in mano. Michele Mochi Sismondi è un giovane del rione Prati di Roma, di famiglia borghese, il quale, per non perdere l’anno scolastico, si è trovato a svolgere 25 ore di servizi sociali con la Caritas capitolina, imposti dal liceo che frequenta.

«Questa esperienza per me è come vivere in un film – ha spiegato – insieme con persone di diverse nazionalità, che sono state emarginate dalla collettività, ma non hanno perso la dignità. Sono soprattutto #immigrati, gente che ha sempre lavorato, e da qualche tempo, purtroppo, è disoccupata. Tra loro, però, ci sono anche due coppie romane, una mamma incinta e con un bambino piccolo al seguito, tutti utenti della mensa della parrocchia Santa Lucia. Qualcuno è qui, guidato dalla propria fede e dalla speranza che Papa Francesco porterà dei cambiamenti nella società».

Intenzionato a scrivere un articolo per il giornale della scuola, lo studente romano prende appunti in silenzio, osservando tutto ciò che accade lungo il percorso verso il Duomo di Torino: «Questi giorni mi hanno cambiato la vita, nel senso che adesso guardo in modo diverso chi incontro: mi piace ritrovarmi con le persone, parlare insieme e vederle sorridere. Io non ho mai avuto problemi particolari o vissuto situazioni difficili, grazie alla mia famiglia».

Tra le altre storie del gruppo romano c’è quella di Singh Harnail originario dell’India (nella Capitale da anni, senza lavoro, frequenta la Caritas, da cui è aiutato) e quella di Giovanni,  35 anni, volontario in alcune parrocchie romane, venuto in Italia dalla Romania in cerca di fortuna, che ha dovuto lasciare la sua famiglia per cercare un futuro migliore. Concludendo con le sue parole: «la #pace è la via per unire i popoli».

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