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Ici il faut parler français!

Ici il faut parler français!

L'ingresso dell'école Migros di rue du Prince 2, Ginevra

Bonjour à tout le monde! Eccomi qui ad aggiornarvi sulla mia sorte in terra ginevrina quando ormai è passato un mese dalla mia partenza, 30 giorni ricchi di sorprese e di fatiche. Tra il #corso di francese mattutino, qualche ora di baby-sitting pomeridiana (in francese, ça va sans dire) e le varie incombenze domestiche, non ho avuto il tempo di annoiarmi. Anzi, per non farmi mancare nulla, mi sono iscritta alla sessione di giugno del #DELF B2, obbligandomi così ad accelerare i ritmi di studio per tutto il mese di maggio.

D’ora in poi dovrò esplorare da sola le strade tortuose di questa lingua, dato che il corso intensivo all’ #École #Migros (www.ecole-club.ch/Lieux/Romandie/Geneve) sta volgendo al termine. La frequenza quotidiana mi ha permesso non solo di migliorare il mio livello #linguistico, ma anche di scoprire con gioia cosa significhi essere pendolare tra il confine francese e il centro di Ginevra. La mia esperienza di torinese frustrata dai ritardi e dal sovraffollamento della flotta GTT non ha potuto che accrescere il godimento nel potermi sedere ogni volta su un tram puntuale e pulito. Ma bando alle ciance, rimando le lodi sui mezzi pubblici ginevrini ad uno dei prossimi post e passo ad una breve descrizione del corso che ho seguito e ad una panoramica sulle altre opportunità per imparare questa lingua così bella e così ardua.

La prima caratteristica che balza agli occhi è di natura economica: si tratta di un corso costoso, se comparato agli standard italiani (o quantomeno alle mie attuali disponibilità), benché se ne trovino di più cari. Il per le 19 lezioni di cui è composto, che si snodano lungo 4 settimane, dal lunedì al venerdì dalle 8.50 alle 12.40, è di quasi 1000 franchi svizzeri, pari a circa 800 euro, ma è stato un investimento di cui sono abbastanza soddisfatta.

Infatti, il basso numero di persone che compongono la classe, circa una decina, permette di interagire spesso con i compagni e con l’insegnate – in realtà le insegnanti sono due, che si alternano durante la settimana. Inoltre, poiché le nazionalità sono le più disparate, si può comunicare solo in francese. Tutti i giorni, oltre al lavoro in classe, bisogna spendere almeno una mezz’oretta per i compiti a casa – eh sì, è come tornare a scuola – e spesso si redigono testi che l’insegnate corregge personalmente.

Un’alternativa all’École Migros è #IFAGE (www.ifage.ch), una fondazione per la formazione degli adulti che organizza corsi altrettanto cari, ma che generalmente sono riconosciuti più prestigiosi. Due ragazze, una siriana e un’australiana, con cui ho parlato in sedi e momenti diversi, mi hanno riferito che i professori sono piuttosto esigenti e severi, cosa che per alcuni può costituire una stimolo al miglioramento, ma per altri un ostacolo.

Se siete interessati ad imparare la lingua nel cantone di Ginevra, ma non dovete andare di fretta per motivi di lavoro – sia pure solo auspicato, come nel mio caso –, potete optare per uno dei numerosi corsi gratuiti, o comunque molto economici, offerti da numerose organizzazioni, come l’Université Ouvrière, l’Université Populaire o le molte associazioni dedicate al sostegno delle donne migranti. L’Ufficio per l’Integrazione di Ginevra pubblica ogni anno un opuscolo che elenca i vari corsi dedicati agli offerti dal territorio (www.geneve.ch/integration/doc/publications/cours-francais.pdf).

Tuttavia, come è noto, quando abiti all’estero la scuola principale è la necessità di comunicare per sopravvivere. Insomma, il faut parler français!

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