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La speranza: un concetto di idealismo che tende alla libertà morale, è interamente custodita nelle mani delle nuove generazioni. Questo è il messaggio offerto dalla “XVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, svoltasi a San Mauro Torinese – e contemporaneamente in moltissime città d’Italia – mercoledì 21 marzo.

Molti giovani hanno preso parte alla fiaccolata, organizzata in serata dalla sezione “Leo Lanfranco” dell’Anpi, da Libera Piemonte, e dai Giovani Democratici. Il corteo ha percorso insieme le vie pricipali della cittadina – dall’Oltrepo al centro storico con il sottofondo musicale sulle note dei Modena City Ramblers e di Fabrizio Moro.

Le fiaccole accese a simboleggiare la luce della memoria, ma anche la ragione umana che – al fine di ricordare ciò che è stato – ha mostrato con la sua luce rischiaratrice le ingiustizie delle organizzazioni mafiose.

Il corteo infine ha percorso diverse tappe nelle piazze, dove alcuni partecipanti hanno letto gli oltre 900 nomi delle vittime di tutte le mafie.

 Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo

 Paolo Borsellino

Questa frase riportata su uno degli striscioni presenti alla manifestazione riassume bene il cuore del messaggio dell’iniziativa. La mafia è dunque l’incubo di un’umanità corrotta dal peccato e dalla smania di potere. Un incubo sempre presente sul territorio italiano e non solo.

Percorsi di memoria, gioventù e idealismo sono le parole d’ordine di un futuro nel quale la mafia non sarà nient’altro che un tassello di storia da aggiungere agli orrori operati dall’uomo. 

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