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Ti ho sconfitto mia prigione

Ti ho sconfitto mia prigione

la poesia di agosto foto di Monica Arellano-Ongpin www.flickr.com/photos/maong/1986329573

Silenzio.
Non un sospiro
né un urlo di pace.
La forza di un tumulto
acceca il mio sorriso.

La voce grida
nell’assenza
di un suono più fugace.
Nel vuoto incolmabile che sfiora i pensieri
lividi
di stenti.

La testa pulsa, insonora.
Natura arida e accecante.
Lo sguardo sofferente,
si offusca e confonde,
il cielo che mi stringe
in una morsa di pressione.

Libertà agognata,
ti desidero ogni giorno.
Salvami, tu che puoi,
dolce vento viaggiatore.

È lontano che io odo,
questo flebile richiamo.
Un soffio carezzevole,
mi asciuga il sudore.
Il cielo è oscuro,
dalla personalità ben decisa.
Tuona
minaccioso
tempesta forte e divina.
Il tuo lampo
il mio tuono
son fragori di rabbia.
è qui che s’incontra l’amore
di Madre Natura.

Ascolta il mio richiamo,
Oh soffio di vento,
Silfidi leggiadre intonate un Oj Dodole.

Parole non servono,
il resto è luce.

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