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Trovare casa a Ginevra: un’impresa difficile e costosa

Trovare casa a Ginevra: un’impresa difficile e costosa

La Vieille Ville, il suggestivo centro storico di Ginevra

Dopo due mesi di silenzio torno a scrivere di #Ginevra e dintorni. In questo periodo, oltre ad aver sostenuto l’esame Delf B2 (a Torino, visti i costi decisamente più contenuti), ho fatto un nuovo trasloco. Eh sì, io e il mio ragazzo abbiamo salutato i nostri coinquilini e abbiamo preso in affitto un appartamentino (molto “ino”) tutto per noi. Non è stato facile trovarlo a causa delle particolarissime condizioni del mercato #immobiliare ginevrino.

Il cantone, infatti, è meta di molti europei e non che vivono qui alcuni anni per studiare o per lavorare nelle organizzazioni internazionali, nel settore finanziario o nelle multinazionali. Il territorio però, coi i suoi 282 kmq, non è sconfinato e fa fatica ad accogliere questo flusso incessante di arrivi. Le statistiche ufficiali del cantone di Ginevra affermano che nel 2004 gli stranieri rappresentavano il 38,7% della popolazione ed è verosimile che oggi la percentuale sia ulteriormente cresciuta. Questo squilibrio tra domanda ed offerta ha provocato almeno tre conseguenze: l’aumento vertiginoso dei #prezzi delle #case, un business degli #affitti caotico e non sempre regolare, lo sviluppo verticale delle costruzioni abitative.

Secondo i dati ufficiali, affittare un #monolocale, non ammobiliato e senza l’inclusione delle spese, costa mediamente quasi 800 CHF (più di 650 €), mentre per un #bilocale si va verso i 900 CHF (circa 740 €). Se però si considerano appartamenti già ammobiliati e con le spese incluse, difficilmente si riusciranno a spendere meno di 1000€.

Per dividere i costi, oppure per non sprecare intere mensilità quando l’affittuario deve trasferirsi per periodi più o meno lunghi, si ricorre al #subaffitto. Questa pratica molto frequente è legale a Ginevra, a patto che il proprietario ne sia a conoscenza. Tuttavia, anche gli affitti “in nero” sono all’ordine del giorno, benché vengano puniti duramente.

Un’altra soluzione per risparmiare consiste nell’abitare in #Francia lungo il confine, dove i prezzi variano da paese a paese, ma restano comunque inferiori a quelli svizzeri. In queste #zone #frontaliere, un tempo prettamente rurali, stanno sorgendo numerosi palazzoni non sempre piacevoli alla vista.

Del resto, sullo stesso suolo ginevrino si trovano interi quartieri caratterizzati da un’architettura che ricorda lo stile sovietico, con immobili altissimi e squadrati, spesso senza balcone (per esempio Les Avanchets, quartiere popolare costruito negli anni Settanta).

Certo, queste aree non corrispondono esattamente all’idea di città elegante che tutto il mondo ha di Ginevra, ma spesso rappresentano una risorsa per chi non si può permettere un appartamento sul lungolago o nella vieille ville, il suggestivo centro storico.

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