Nuovi “punti” di vista

Scritto da Donato Lorusso il 24 Marzo 2014 in Blog+

Più informazioni su: cucito, sarta, taglio

Primi esercizi di taglio e cucito

Ho 39 anni, un diploma da ragioniere nel cassetto e un lavoro da più di 17 anni in una multinazionale francese che distribuisce e personalizza materiale elettrico in Italia.

Sono nato in una famiglia dove, fin da bambini, trovavamo aghi e fili dappertutto. Mia mamma è nata in un paesino della Basilicata in una famiglia di contadini. Dopo le scuole elementari quando gli insegnanti consigliavano ai suoi genitori di farla continuare con gli studi, decisero di mandarla a imparare un mestiere per contribuire alla spese familiari e garantirsi un futuro. Il mestiere era la #sarta .

Può darsi che si sia trasmesso qualcosa nel mio dna, ma ho sempre avuto un’attrazione inspiegabile per questo lavoro. Ho provato alcune volte a convincere mia mamma ad insegnarmi qualcosa, ma non ho mai avuto successo.

Così, qualche anno fa ho letto un annuncio di una scuola che organizzava in parrocchia un corso di #taglio e #cucito . Ho telefonato subito e mi hanno detto che il corso era rivolto solo a donne e che ci sarebbe stata la possibilità di farne un altro aperto a tutti nella loro sede. Ho lasciato stare.

Con l’anno dopo ho deciso di informarmi per iniziarne uno. Dopo una ricerca sul web, trovate le scuole che potevano interessarmi, ho mandato e-mail a tutti.

Qualcuno mi ha risposto e alcuni indirizzi risultavano inesistenti. Tra le varie risposte, una scuola già nota mi proponeva un corso in sede e la possibilità di farne un altro in una parrocchia di San Mauro Torinese in orario preserale. Come… Ma anni fa era solo per donne e oggi accettano tutti? (mi sono chiesto) La crisi nel mio caso ha avuto un’influenza positiva!

Ed ecco che il 20 gennaio 2014 ha inizio la mia avventura nel mondo degli aghi, forbici e nastro centimetro.

Coltivando il sogno di fare di questa mia passione la mia professione futura.

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