Giovaninrete2.0

Sfogliando le pagine di qualche giornale mi è capitato di imbattermi in quella che sembrava un’opera d’arte di qualche pittore contemporaneo. Era ovunque e tra me e me pensavo: “deve aver fatto proprio discutere, se è su tutte queste riviste!”. Girando per Torino, poi, la vedo qua e là: che sia un simbolo con qualche significato particolare?

Più o meno: si chiamano Qr-code, sono simili ai codici a barre, ma decisamente più complessi. In comune con i codici del nostro latte o del nostro pacco di caffè hanno l’obiettivo: veicolare un’informazione. Quest’ultima non è però un prezzo, bensì il link di un sito, un video di Youtube, un semplice testo (che può arrivare fino a 4.296 caratteri) o un biglietto da visita digitale. Il codice è molto semplice da usare: serve un telefono o uno smartphone con connessione ad internet, il software predisposto per “tradurre” i codici ed una fotocamera. Basta avviare il programma, inquadrare il codice e fotografarlo: ecco che si avrà una Qr, ovvero una quick response.

Il software è scaricabile gratuitamente dall’App Store, dall’Android Store o dai link a fondo pagina.
È utilizzato anche da compagnie e marchi famosi che riempiono di codici i loro annunci pubblicitari. C’è chi offre anche prodotti a chiunque si connetta al sito tramite il codice o chi permette di accedere ad un concorso unicamente tramite Qr-code.

Il codice è anche semplice da generare, si cerca su internet il programma per generarlo, si salva l’immagine sul proprio pc e la si stampa sul volantino o sulla pubblicità a cui si vuole abbinare. 

Può sembrare un semplice ponte tra la realtà virtuale di internet e la carta stampata, in quell’universo che è l’informazione, ma è ancora di più. Prima Venezia, poi Torino, hanno sfruttato questa tecnologia per agevolare i turisti; nella prima si trovano, presso gli stupendi monumenti che offre, mattonelle bianche in cui è impresso un codice Qr, che informa sul luogo in cui ci si trova e su ciò che si sta ammirando. Torino ha invece utilizzato la tecnologia Microsoft Tag, molto simile alla tecnologia dei Qr-code, per offrire le informazioni riguardanti le principali attrazioni o i principali musei. I turisti 2.0 potranno accedere non solo ad informazioni sui monumenti ma a contenuti multimediali e informazioni di ulteriore utilità, come mezzi di trasporto o orari di apertura e chiusura. I Microsoft Tag consistono in Qr-code più avanzati, occupano infatti uno spazio minore in termini di dimensioni digitali, e permettono di immagazzinare più informazioni. 

Vuoi provare anche tu quest’esperienza che ha del fantascientifico? Puoi scaricare l’applicazione da uno di questi siti:
www.activeprint.org/glass.html
www.beetagg.com/en/download-qr-reader
www.code.google.com/p/zxing
www.reader.kaywa.com/getit
www.mobilecodes.nokia.com/index.htm
www.quickmark.com.tw/En/basic/download.asp

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