Giovaninrete2.0

BLOGLe voci due.punto.zero dei Giovaninrete

Austerity

Austerity

Tutta l'Europa è attraversata da forme di protesta più o meno di massa, ciò accade in molti altri paesi del mondo con forme differenti e motivazioni varie Foto di MattieTK www.flickr.com/photos/mattietk/6433225599

La chiamano “austerity”. Il sostantivo – uno dei più inflazionati per descrivere il periodo in cui l’Europa e l’Italia, in particolare, stanno vivendo – nel dizionario inglese è tradotto con “difficili condizioni economiche create dal governo” e quindi “misure per ridurre un deficit di bilancio, in particolare riducendo una spesa pubblica”.

Ma non ci potevano pensare prima? La domanda sorge spontanea. Etimologicamente pare che alla base ci sia una decisione, come se le crisi o le età dell’oro fossero decise a tavolino. Sgomberando la realtà da complotti internazionali e stanze dei bottoni sconosciute ai più, una risposta potrebbe essere: ripaghiamoli con la stessa moneta.

Insomma, che austerity sia. Allora approfittiamo di questa “creazione” piovuta dall’alto per ridisegnare le nostre abitudini. Chi era solito “non badare a spese” e anche e soprattutto molti giovani che attingono denaro dalle “casse familiari”, si fermino a riflettere sul reale valore delle cose: materiali e immateriali che siano.

Prima di spendere soldi inutilmente, si può ragionare. Meglio una dispendiosa “trasferta” in auto o una rilassante passeggiata in bici o con i mezzi pubblici? Prima di stampare un foglio (e sprecare carta ricavata dall’abbattimento di alberi, i quali oltre a sostenere il terreno creano ossigeno), di inviare un sms oppure di comprare l’ultimo modello di consolle o di smart phone ci si può fermare.

Contate fino a dieci (1,2,3,4,5,6,7,8,9 e 10), guardatevi intorno e soprattutto dentro. Ora siete pronti ad affrontare l’austerity, forse.

Articoli sullo stesso argomento

ON LUCI OFF