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Sbulloniamo in Sette a suon di musica

Sbulloniamo in 7

Il bullismo o mobbing adolescenziale è un comportamento illecito incentrato su un abuso di potere tra giovani. Foto di Thomas Ricker www.flickr.com/photos/trixer/3531445744

I venti giovani musicisti della 1911 Lokomotif Orchestra diretti da Mauro e Roberto Agagliate eseguiranno un ricco repertorio di musiche cinematografiche. L’appuntamento è al Cecchi Point, in via Antonio Cecchi 17 a Torino, domenica 18 dicembre, alle 21.30.

Il concerto solidaristico, organizzato dalla Circoscrizione 7 nell’ambito della rassegna Natalincanto, è aperto al pubblico con ingresso libero e offerta libera per sostenere “Sbulloniamo in 7”, progetto di sensibilizzazione di alunni, famiglie e insegnanti contro il bullismo a scuola.

 “Sbulloniamo in 7” è promosso dall’Associazione Sostegno Armonico (coordinatrice di 1911 Lokomotif Orchestra), si rivolge al territorio della Circoscrizione 7 di Torino e, sinora, ha prodotto tre concerti di sensibilizzazione e un video sul tema e il finanziamento, con i fondi raccolti durante i concerti, di un laboratorio psicologico contro il bullismo rivolto a tutti gli alunni delle classi 2° medie della Scuola Gozzi – Olivetti di Torino. “Sbulloniamo in 7”, al quale collaborano l’Associazione Museo Nazionale del Cinema e il Centro di psicologia Ulisse, coinvolge anche i giovani detenuti del Carcere Minorile “Ferrante Aporti” di Torino.

Il concerto di 1911 Lokomotif Orchestra contro il bullismo proporrà temi di musica cinematografica italiana ed internazionale. Il repertorio, che si apre con il celebre brano scritto da Angelo Badalamenti per il telefilm americano Twin Peaks diretto da David Lynch, comprende, tra le altre, le musiche di Ennio Morricone legate all’epopea degli ‘Spaghetti Western’ di Sergio Leone (Per qualche Dollaro in più –1965, Il Buono, il Brutto e il Cattivo – 1966, C’era una Volta il West –1968), le melodie scritte da Nicola Piovani per la pellicola premio Oscar La Vita è Bella, diretta ed interpretata da Roberto Benigni (1997) e le musiche di Nino Rota per i film di Federico Fellini La Strada (1954), Otto e Mezzo (1963) ed Amarcord (1973).
Nel repertorio della serata verranno inoltre eseguiti brani tratti dai film Il favoloso mondo di Amelie (musiche di Yann Tiersen),  Forbidden Colours  (musiche di Ryuichi Sakamoto), La Pantera Rosa (musiche di Henry Mancini), Sheva Kalashnjkov (Goran Bregovic), Le Avventure di Pinocchio (Fiorenzo Carpi), Profondo Rosso (Goblin) ed altre melodie celebri.

In apertura e chiusura del concerto di 1911 Lokomotif Orchestra verranno ricordate le definizioni psicologica e giuridica del bullismo, i dati ufficiali di diffusione di questa devianza, alcuni possibili segnali rivelatori nei ragazzi vittime di bullismo e una breve panoramica di strumenti legislativi, progetti ed iniziative a livello nazionale e locale per difendersi dal bullismo. Durante il concerto verrà proiettato un breve video contenente frasi  sul bullismo scritte da ragazzi delle scuole medie e raccolte dal progetto “Sbulloniamo in 7”.

Il termine bullismo è spesso usato in modo errato, come generico sinonimo di violenze estemporanee perpetrate da giovani. Il bullismo è invece una specifica devianza giovanile che agisce nei luoghi e nei tempi non presidiati da scuole, famiglie ed istituzioni, dentro e fuori dai cancelli di scuole medie e superiori (e purtroppo, a volte, anche elementari). Il bullismo è un fenomeno multidimensionale, incentrato su un abuso di potere tra giovani e richiede quattro condizioni simultanee:

  1. prevaricazione intenzionale (fisica, verbale, psicologica) da parte del bullo ai danni della vittima, con l’intento premeditato di umiliare la vittima stessa
  2. reiterazione dell’abuso nel tempo (anche anni)
  3. stabilità dei ruoli asimmetrici di potere – il bullo nel ruolo di aggressore sostenuto da gregari, la vittima che non è in condizione di difendersi e un pubblico di coetanei omertosi
  4. natura sociale della violenza, attuata deliberatamente davanti ad altri compagni di classe – spettatori e/o complici – che rinforzano e sostengono il bullo attraverso l’omertà e la passività amplificando, anche con la derisione, l’umiliazione della vittima stessa.

Tutti gli studi sul bullismo includono infatti tra gli autori diretti delle aggressioni, oltre al bullo, proprio coloro che guardano la violenza stessa senza intervenire. Sono infatti gli spettatori, i compagni di classe, che contribuiscono ad aggravare la situazione della vittima, consolidando le aspettative di ruolo assunte dai bulli e dalle vittime. Gli unici attori che avrebbero la possibilità di spezzare il cerchio della violenza del bullismo sono i compagni di classe che si schierano in difesa della giovane vittima, assumendosi i rischi di sfidare l’autorità del più forte, per vivere la scuola secondo le norme di convivenza civile, del rispetto delle differenze di ognuno e dell’aiuto dei compagni più fragili. Il bullismo esiste da sempre ma oggi sono urgenti azioni di responsabilizzazione della maggioranza silenziosa dei coetanei colpevoli di omertà collettiva e prese di responsabilità da parte dell’intera società adulta riguardo ai propri modelli educativi. 

Oggi le vittime di bullismo sono considerate vittime di reato ed hanno diritto al risarcimento. Non esiste ad oggi una fattispecie legislativa tipica per il bullismo ma ad esso si riconducono diverse fattispecie di violazioni della legge penale e civile.

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