Giovaninrete2.0

BLOGLe voci due.punto.zero dei Giovaninrete

Archiviare i file su alberi di perle

Pearltrees

Pearltrees ordina i tuoi documenti come se fossero pensieri

Chi di voi è in grado di aprire la sua cartella dei “Preferiti” senza irrimediabilmente perdersi in quell’elenco di pagine che, lungimiranti, collezioniamo dal secolo scorso? Ebbene, per archiviarli con intelligenza abbiamo scovato un sito perfetto: Pearltrees.

Esso utilizza una mappa ad albero interattiva i cui nodi sono perle: al centro se ne trova una con il proprio nome, dalla quale altre si diramano e solitamente contraddistinguono le categorie (es. video, musica, foto, design, …) contenenti le pagine web attinenti, pescate dei nostri “Preferiti”.Pearltrees possiede tuttavia altre funzionalità: tale schema di archiviazione consente infatti di richiamare da una parola chiave altre categorie simili e pertinenti ed esplorarle con la tipica struttura ad albero, il che significa aver accesso diretto all’approfondimento di vecchi interessi e alla scoperta di nuovi. Con questo scopo, si costituiscono dei team di persone accomunate da interessi, che avviano discussioni e collaborano alla condivisione di nuove pagine allinterno di una stessa perla-gruppo.

Per fruirne al massimo, è consigliabile utilizzare fin da subito la lingua inglese, a partire dal proprio pearltree. È poi sufficiente farsi condurre dall’istinto e andare alla scoperta dei contenuti, della grafica e delle potenzialità. All’inizio può sembrare complicato, ma l’occhio e la psiche si adattano velocemente e capiscono come muoversi tra gli alberi (dopotutto, i nostri schemi mentali sono proprio così), l’importante è mettere mouse ovunque e talvolta, certo, consultare l’help.

Oltre a queste note tecniche, desidero però lasciarvi la mia testimonianza in proposito.

Sebbene conosca e utilizzi da poco questo sito (qualcosa ancora mi è oscura), ad ogni apertura la mia curiosità non rimane mai delusa!

…Vagando appunto di perla in perla, ho trovato un curioso studio intitolato Health Benefits of the Natural Squatting Position, che mette a confronto bagni normali e alla turca, osservando che i primi (indice di riconosciuto comfort e civiltà) costringono a una posizione innaturale, oltre che comprovata dannosa. La posizione accovacciata – stando allo studio – preverrebbe anzi una serie di disturbi e malattie, come appendicite, incontinenza, coliti, tumore al colon, costipazione, diverticoli, disturbi ginecologici e urinari, attacchi cardiaci, emorroidi, ernia iatale, disturbi alla prostata e disfunzione sessuale. L’autore conclude quindi con un appello a scendere dai nostri troni di porcellana e a ritornare alle nostre abitudini naturali.

In conclusion, the porcelain throne has caused enormous amounts of needless suffering, and the annual waste of billions of dollars in health-care costs. Clearly, the time has come to reacquaint Western Man with his natural habits – and put this unfortunate experiment to an end.

Johnathan Isbit

Articoli sullo stesso argomento

ON LUCI OFF